Domani, sabato 10 marzo 2007, tutti a piazza Farnese per dire che vorremmo tanto non vivere in un mondo in cui un adolescente gay, oltre a tutti i problemi che si hanno durante l'adolescenza, debba pensare che sia normale essere minacciato e insultato. In cui due persone adulte che si amano non debbano "stare attente" a chi sa e chi non sa della loro relazione. Per non parlare dei diritti, quelli veri, sanciti dalle leggi.
Più ci penso e meno mi va a genio la parola omosessuale, perché davvero fa riferimento a un solo aspetto dell'affettività di una persona... e già siamo così "sessualizzati" come minoranza! La liberazione da ciò secondo me passa anche attraverso il riconoscimento sociale, la legittimazione, perché non tutti hanno tanta forza interiore da recuperare un'opinione di sé che non sia in gran parte costruita sulla base dell'immagine sociale "di ritorno"... Anche definirci gay è in parte ormai ghettizzante. Propongo shaych da una bellissima trilogia fantasy di Mercedes Lackey, oppure niente... come dovrebbe essere... intanto trovo divertente questo decalogo: Le 10 ragioni per dire no al matrimonio gay.
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